Pistrucci / Oh come il Tempo, e lincostante sorte / Travolve il Mondo, e le vicende alterma; / Oh come nell' oblìo giacciono assorte / Le Città pel Destin, che le governa! / / Ah! che nulla v'è saldo, e tutto ha Morte / Ed è la Morte sol nel Mondo eterna; Gli Anni, che trapassar, volgiti intorno, Lampi fugacci fur, Lampi d'un Giorno. / / Che resta all'Uom dopo il Sepoloro? il Pianto; / Ed ahi! netato qualche volta ancora! / dunque o Patria, mia Roma ogni tuo vanto / Dai Secoli coperto fia, che muora ? / / Ne alcun si troverà, che al Tebro accanto / Dall' Oblio funeral ti tragga fuora ? / Io... la Sperenza alla Fortuna unita; Io ti trarrò fuor del passato in Vila.